800 ITALIANO * OTTOCENTOITALIANO
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| Antonio Fontanesi, “Tramonto sul Po a San Mauro (Traghetto a San Mauro)”, 1878-81 |
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Antonio Fontanesi, “Novembre”, 1864
Un personaggio di rilevo è Antonio Fontanesi (Reggio Emilia 1818 – Torino 1882). Attivo patriota partecipe alle gesta garibaldine, costretto ad un lungo esilio in Svizzera, amava molto viaggiare: fu a Parigi, Lione, Londra, in molte città italiane, e addirittura in Giappone per insegnare pittura. Come spesso accade non fu molto apprezzato in vita, anche se i suoi paesaggi – genere che gli era particolarmente caro – furono molto ammirati dai macchiaioli. Dopo la sua morte venne stimato da Angelo Morbidelli, Giuseppe Pelizza da Volpedo e, nel novecento, da Carlo Carrà, mentre la critica dei suoi tempi non era stata molto tenera con lui: "Fontanesi ama rappresentarci una natura forte e ardita ma scarmigliata, incolta e tutta irta di spine e triboli. Perfino il cielo n’è aspro e pesante". Così Avinzi Cagnola, sulle colonne del Gazzettino di Torino del 30 giugno 1862, biasimava le sue opere, involontariamente evidenziandone però le qualità che le rendono preziose e nuove. Fontanesi fu un pittore sensibile ai movimenti artistici presenti in Europa, vicino ai romantici inglesi, a Corot, e il suo ruolo fu importante nel superamento delle scuole regionali che hanno invece molte volte rappresentato un freno ad una libera evoluzione degli artisti. Il Ampia econfronto con gli altri artisti italiani a lui contemporanei si può avere nella mostra "Antonio Fontanesi e la pittura di paesaggio in Italia 1861-1880" a Reggio Emilia, dove è ben documentato il tema del paesaggio come si andava sviluppando tra due importanti esposizioni nazionali, quella di Firenze del 1861 e quella di Torino del 1880. Fanno da padroni i temi relativi alla campagna, con le scene di contadini dediti al lavoro e i toni in genere patetici. Le novità sono rappresentate dall’inclinazione verista che si scorge nella tela di Nino Costa, "Donne che imbarcano legna nel porto di Anzio" (1852-1860), e dai soggetti inconsueti – i paesaggi di Castiglioncello e dintorni - dei macchiaioli. |
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